La pecora nera...della Famiglia!!




Il noto psicologo e studioso delle costellazioni familiari Bert Hellinger, sulle pecore nere afferma …
Coloro che sono chiamate “Pecore Nere” della famiglia sono in realtà cercatori di cammini di liberazione per l’albero genealogico. Quei membri dell’albero che non si adattano alle norme o alle tradizioni del Sistema Familiare, coloro che fin da piccoli cercano costantemente di rivoluzionare le credenze, andando contromano ai cammini segnati dalle tradizioni familiari, quelli criticati, giudicati e anche rifiutati, loro, generalmente sono chiamati a liberare l’albero dalla storie che si ripetono e frustrano generazioni intere …







Scrivo questo articolo, perché in passato avevo vissuto ( e sto vivendo) una vera e propria vita da “pecora nera”. Sono sempre stata giudicata, offesa, esclusa ed emarginata dal mio nucleo familiare per non parlare di parenti insegnanti e “figure religiose”. Il mio soprannome è sempre stato “la diversa” la “pecora nera” “l’indisciplinata”.
All’interno della mia famiglia ero sempre quella fuori dai binari,un’inguaribile iperattiva e creativa, un guerriero spietato contro l’ipocrisia, quella persona che metteva tutto in discussione, che osava, che affrontava, che voleva cambiare le tradizioni in modo da risanate tutto quello che veniva perpetuato da anni.  Sono sempre stata la prima a lanciarmi nella sfera familiare in ambiti sconosciuti come andare a vivere da sola appena compiuti i 18 anni (negli anni ’90 era scandalo), la prima mollare tutto per andare a vivere all’estero … la prima con valori diversi, credenze diverse, a guidare un’ambulanza d’emergenza, a fare sport da combattimento, il modo di vedere il mondo in prospettive differenti, dando un valore olistico al senso della vita, vegetariana con una vena artistico/filosofica!!! Diversamente le mie sorelle ligie alle regole, con abiti femminili, in pubblico con un comportamento “a modo”, a scuola una condotta impeccabile.






Ad ogni modo, una pecora nera “equilibrata”non è cattiva è solo diversa, tuttavia può dare moltissime soddisfazioni. Con il tempo ci si rende conto che essere una pecora nera è una vera e propria boccata d’aria fresca, non è un difetto ma una vera e propria opportunità per capire il proprio ruolo all’interno della famiglia e per capire e accettare le loro diversità di pensiero e comportamento nei nostri confronti.
La pecora nera è una persona divergente che ha imparato a schivare le pietre e pensare in modo diverso, sicuro della direzione da prendere, che non ha mai seguito il gregge.
In psicologia sono definiti pazienti identificati “se solo sapessero gestire le situazioni in modo adeguato e non impulsivo, sarebbero loro dimostrare  le disfunzioni all’interno del nucleo familiare o più comunemente chiamato ambiente tossico.






L’albero genealogico, per inerzia, vorrà continuare a mantenere la parte tossica e castrata del suo tronco che rende la sua fioritura difficile e complicata, invece l’intervento delle “pecore nere”,nonostante con gli innumerevoli desideri repressi, sogni irrealizzati, talenti frustrati dei nostri antenati si manifestano nella loro ribellione cercando di realizzarsi, non si adattano, gridano ribellione, riparano, disintossicano e creano un nuovo e fiorito ramo.
In ogni forma di equilibrio esiste una tensione che porta a rescindere, altrimenti non ci sarebbe l’evoluzione, implicando a condurre una vita statica e fuorviante, nessuno farebbe mai “il salto” perciò le pecore nere sono utili a questo, a fare il salto di qualità, quindi sono considerate elementi “X” che ci fanno uscire dalla zona comfort, scomode quando si trovano di fronte a persone destabilizzate che vivono di certezze sempre alla ricerca di conferme.







In realtà le pecore nere (se voliamo chiamarle cosi) sono elementi interessanti per una propria crescita interiore, liberano le anime dai limiti che si pongono, sono soggetti senza ostacoli. Grazie a questi membri, i nostri alberi rinnovano le loro radici. La loro ribellione è terra fertile, la loro pazzia è acqua che nutre, la loro passione è fuoco che riaccende, è il sogno dei propri antenati che hanno nel cuore.
Per offrire al mondo dei frutti sani e in grado di prosperare, l’albero deve essere sano,  purtroppo questo accade di rado a causa di  blocchi, segreti, sofferenze, nevrosi ostacolano il naturale sviluppo dei membri della famiglia, col rischio di tramandare l’insofferenza ed aprire le porte all’infelicità.
Dunque  senza  esitazione, prendiamoci cura della nostra rarità come se fosse il fiore più prezioso del proprio albero.

 Elisa Parma


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